Il Festival della Follia 2019 (primo in Asti) ha avuto come titolo Sapienza e follia nel Qohelet, e come idea guida la seguente:
Il senso di questo festival sta nel riproporre l’antica forza del Pensare in Grande come guida e terapia di una quotidianità soverchiata da piccoli pensieri e piccole cure, capaci di gonfiarsi fino al patologico (forme ossessive, depressive, ansiose, ecc.) senza la capacità di trasformare creativamente la sofferenza. Un’evocazione degli esercizi conoscitivi della filosofia greca come pratica di ritorno dell’io alla ricerca di se stesso, più libero dall’alienazione e incline ad una vita più cosciente, più aperta agli altri
e all’immensità del mondo. «Una pratica volontaria, personale, destinata a operare una trasformazione dell’individuo, una trasformazione di sé». (Pierre Hadot)
Sotto, i file audio della serata
Qui i video della terza e ultima serata
Giancarlo Tonani, Io sono dove non penso
Giacomo Sanna, Sottile è la pelle di Apollo
Francesco Capra, Il caso Jung: il “Libro Rosso”